Rievocazione e festeggiamenti del profugato degli abitanti di Solagna a Codogno dopo 100 anni esatti.
QUESTA È UNA BELLA STORIA…
Nel 2014, il CAI Codogno programmò una uscita sul Monte Grappa per il 2015, in coincidenza con l’inizio della grande guerra. A quella escursione parteciparono anche dei soci del gruppo TiraeTasi di Solagna che contribuirono attivamente alla realizzazione della giornata. Dall’accoglienza ricevuta a Solagna in puro stile “red carpet” i soci del CAI Codogno fecero tesoro e, da subito, si misero attivamente a programmare alcune attività insieme agli amici di Solagna.
La prima della serie è stata l’iniziativa che ha coinvolto nel 2016 e nel 2017 ben 8 classi quinte del Liceo Novello di Codogno che, insieme alla guida del Grappa Davide Pegoraro accompagnati dai loro insegnanti, hanno visitato in diverse riprese il sacrario del Grappa, rendendo omaggio ai ragazzi che non tornarono. Questo progetto è stato chiamato “Quei ragazzi del ‘99” con riferimento all’ultima leva obbligatoria della grande guerra ed in onore dei loro meno fortunati coetanei di allora.
Questo progetto ha portato a Codogno l’amministrazione comunale di Solagna e, per tramite, il Vicesindaco Diego Andolfatto con il quale si è impostato il progetto ‘Solagna-Codogno 100 anni dopo’... un passaggio successivo in Comune a Codogno ha poi permesso di coniugare i vari permessi con la promozione della giornata vera e propria che ha coinciso con la data del 19 Novembre 2017.
Il CAI Codogno ha fortemente voluto essere parte attiva sia nella pianificazione che nella realizzazione della giornata del 19/11 c.m. investendo risorse ed energie da parte di alcuni dei suoi 420 soci che hanno contribuito attivamente alla perfetta realizzazione di una accoglienza e di una ospitalità che si conviene tra amici.
‘La montagna unisce’ è il nostro motto e noi vogliamo andare in montagna per stare insieme, riferisce il Presidente del CAI Codogno Paolo Cavallanti, interpretando il messaggio di pace che ci viene trasmesso dalla storia del Monte Grappa da cui Solagna e Codogno sono profondamente legate.
“Siamo molto contenti di aver contribuito a far si che una bella storia come quella di Solagna a Codogno venisse spiegata e trasmessa ai numerosi Codognesi presenti in fiera”, afferma Luigi Giroli, Consigliere del CAI Codogno e parte attiva dell’organizzazione.
Progetti per il futuro? “Valuteremo insieme al Consiglio di Sezione di mettere a programma una data che colleghi il ritorno a casa dei profughi di Solagna esattamente 100 anni dopo, ovvero nel 2019, ma ne parleremo più avanti” fa sapere Giuliano Cominetti, Vicepresidente a cui fa eco Giovanni Vischio, Past-president e Consigliere, che afferma “Entro breve usciremo con una data in calendario che sarà una bella sorpresa, ma non anticipo nulla”…
In definitiva, una bella storia si amicizia che si rinnova, grazie alle persone ed alla loro determinazione. Solo le montagne, infatti, non si incontrano.