A Codogno è boom di iscritti.
La “comodità di vivere in pianura” si contrappone alla peculiarità della frequentazione delle montagne: la sveglia alla nostra sezione suona ‘un pochino sempre prima degli altri’. Ovviamente questo è nulla se raffrontato con quanto, più di 60 anni fa, i miei concittadini annotavano nei verbali del direttivo: per una sottosezione di pianura come la nostra, dopo l’entusiasmo iniziale, incomincia a incidere sul morale la difficoltà delle lunghe trasferte. “Raggiungere le montagne è assai complicato”, raccontava un socio della prima ora e ognuno si arrabattava come meglio poteva. Le strade e gli autoveicoli di allora erano completamente diversi da quelli odierni, anche i tempi di percorrenza ed i costi avevano sicuramente una certa influenza, organizzandosi in piccoli gruppi si raggiungevano i monti con mezzi di fortuna ed a volte anche in bicicletta.
Situata tra le Alpi e la dorsale Appenninica, Codogno vanta una visuale come poche altre città di pianura in Italia possono vantare. Dalla mia città natale nelle giornate terse si distinguono all’orizzonte il Monte Rosa con le sue creste, la Grigna ed il Resegone, le Orobie con il Guglielmo e l’Adamello per arrivare fino alla ‘gobba’ del Monte Baldo. Se consideriamo poi che alle spalle abbiamo l’Appennino con i suoi ‘colossi’, si può ben capire ed inquadrare l’attrazione ed il fascino che le montagne esercitano sui Codognesi da lungo tempo.
Per noi della Sezione CAI di Codogno, che non ci accontentiamo di guardare le montagne dal fondovalle, questo 2020 resterà molto particolare. Era il 21 febbraio scorso quando venivamo posti in quarantena: prima zona rossa, quella dura per intenderci. Davanti ad una quotidianità stravolta, bloccati in un perimetro fisico dall’isolamento preventivo al coronavirus abbiamo sentito di essere finiti dentro ad un qualcosa più grande di noi.
Passato lo scossone iniziale, compreso che la cosa potrebbe esser durata a lungo per rimediare a questo stallo con il Direttivo di Sezione abbiamo organizzato una serie di iniziative volte a garantire la continuità dei servizi essenziali per i soci. Sfruttando una piattaforma web che utilizzo per lavoro abbiamo avuto il primo Consiglio Direttivo virtuale nella storia della sezione. In linea con le direttive del Ministero della Salute e del CAI nazionale abbiamo annullato tutte le attività programmate fino alla data della riapertura reinventando da zero un calendario
Non sapendo quando avremmo potuto riaprire la sede sociale abbiamo avviato la gestione dei tesseramenti telematici -solo per i rinnovi- dando quindi un segnale forte davanti ad una quotidianità stravolta (nota: abbiamo riaperto la sede il 5 giugno 2020, dopo 105 giorni di chiusura!).
Inoltre, tramite i nostri canali social (gruppo whatsapp, pagine Facebook e Twitter oltre che al sito www.caicodogno.it), abbiamo cercato di fornire informazioni ai soci in merito a tematiche di montagna oltre alle problematiche relative alla diffusione di questo nemico invisibile.
Vorrei condividere le buone pratiche tipiche di una sezione piccola ma virtuosa (come di solito veniamo definiti) anche se, magari, un giusto mix di ingredienti potrebbe suonare meglio.
Nella sezione che ho il privilegio di presiedere abbiamo una lunga tradizione di ‘andare in montagna’ e questo per i soci ma soprattutto per chi si avvicina la prima volta a qualcuna di queste esperienze. Siano semplici indicazioni telefoniche oppure richieste di informazioni da parte di chi passa presso la nostra sede al martedi e venerdi sera durante le aperture a Codogno non si è mai lesinato un consiglio piuttosto che una indicazione. Posso affermare con piacere di aver visto soci prodigarsi verso chi, magari più impacciato o in difficoltà in qualche uscita, faceva fatica a mantenere il gruppo. Se un termometro di una sezione è la partecipazione alle varie attività sociali, la nostra sezione in questo senso ha generalmente tutte le uscite prenotate, spesso con una ‘corposa’ lista di attesa.
Su un punto mi piace soffermarmi in particolare: la ripartenza.
Da metà aprile circa, quando si sono visti i primi deboli spiragli per una possibile ripresa, ci siamo attivati con il Consiglio ed in particolare con la Commissione Escursionistica per definire un programma che potesse subentrare a quello ufficiale. Dopo alcune serate in videoconferenza abbiamo definito un programma che, dal 12 giugno in poi, in ottemperanza alle linee guida covid-19 del CAI nazionale potesse permetterci di fare una timida ripresa delle attività escursionistiche. Ne è scaturito un programma che ha visto impegnati piccoli gruppi in mete cosiddette di prossimità per tutti i weekend di giugno, luglio ed agosto. Aggiungo con piacere ed un pizzico di orgoglio che tale attività ha registrato il tutto esaurito. Da settembre, situazione sanitaria permettendo, abbiamo ripreso con le attività normalmente a calendario.
BOX [sezione di Codogno: i dati]
Il 23 giugno del 1946, alla presenza di 5 rappresentanti, fra i quali il presidente Rosti della sezione di Lodi, nasce ufficialmente la sottosezione così denominata Club Alpino Italiano Sezione Rocciatori Sciatori Lodi Sottosezione di Codogno. Dietro la richiesta del Sig. Antonio Fugazza, allora reggente della sottosezione e che divenne poi il primo Presidente, la sezione diventerà infine autonoma il 1° gennaio 1960.
Al 10 Settembre i soci sono 452 (+6,8% Vs. 2019).
Il Consiglio Direttivo2017-2020 è così composto:
Presidente: Paolo Cavallanti
Vicepresidente: Giuliano Cominetti
Tesoriere: Carlo Braghieri
Segretario: Giuseppina Anelli
Consiglieri: Giovanni Vischio, Luigi Giroli, Elena Foroni
Revisori dei conti: Andrea Paganini, Andrea Foletti, Carlo Anelli
Past-President: Marcotti Mariano
Affiancano i ‘lavori’ del consiglio la commissione escursionistica, la commissione biblioteca e la commissione marketing/promozione media.
Il ‘piatto forte’ della proposta del CAI Codogno è certamente il calendario escursionistico alpinistico sezionale che, in media, conta in circa 25 gite all’anno (alcune di più giorni con pernottamento in rifugio) che spaziano da una attività escursionistica di base alle vie ferrate, fino ad arrivare ad escursioni alpinistiche con attraversamento di ghiacciai alpini e legatura in cordata. Di norma inseriamo un itinerario di difficoltà “T” oppure “E” nelle uscite, per consentire anche ai soci seniores la partecipazione alle uscite. Nel corso degli ultimi anni a questa attività escursionistica che potremmo definire ‘core’ grazie al contributo di soci e capigita entusiasti abbiamo dato spazio ad alcune iniziative quali le ciaspolate (anche in notturna – gettonatissima) lo scialpinismo e la formazione culturale. Abbiamo un occhio di riguardo nei confronti dei soci giovanissimi con un progetto scuole che ha visto e vedrà alcuni soci impegnati nelle scuole primarie e secondarie su argomenti legati alla montagna, in particolare con le tematiche della storia e geografia (la città di Codogno è gemellata con Solagna – Monte Grappa). Sempre con i giovanissimi organizziamo annualmente una uscita didattica variando tra l’arrampicata in falesia oppure in palestra indoor (quest’anno visiteremo un’area di interesse geologico naturalistico in appennino). Alcuni nostri soci, compresi il sottoscritto, collaborano da lunga data come Istruttori di Alpinismo c/o la Scuola di Alpinismo del CAI Piacenza dando così un forte impulso alla componente tecnica dell’andare in montagna. Da più di 30 anni è tradizione consolidata, in coincidenza con la fiera autunnale di Codogno (fiera del bestiame) organizzare nel mese di novembre una serata con un personaggio legato al mondo della montagna. A Codogno hanno fatto passerella alcuni nomi di spicco del panorama alpinistico italiano, europeo e mondiale. Presso la sede sociale, inoltre, organizziamo mediamente 3 serate a tema sull’abbigliamento ed i materiali spesso con ospiti ‘tecnici’, una serata sulla neve e la prevenzione in ambiente innevato ed una serata sulla progressione in ambiente (ferrata e ghiacciaio) ricevendo sempre una buona partecipazione da parte dei soci e simpatizzanti.
Nota: qualche socio della nostra sezione purtroppo non ce l’ha fatta. Li ricorderemo insieme agli altri caduti in montagna il prossimo 8 Novembre nel corso di una commemorazione che faremo in montagna.