Codogno 18/10/2020 c/o Palacampus Assigeco
Signor Presidente Generale,
Signor Vicepresidente,
Caro Renato,
Signor Sindaco e Presidente della Provincia Passerini,
Comandante Simighini,
Spett.le Assessore,
Signori Presidenti di Sezione,
Cari Delegati e Soci Tutti,
a nome della sezione che rappresento, dei suoi 463 soci e mio personale vi porgo il benvenuto alla ARD di Codogno.
Tutti sappiamo cosa è accaduto a Codogno lo scorso 21 febbraio 2020.
In questa tempesta perfetta tutti noi siamo stati travolti da uno tsunami sanitario e mediatico senza pari. Ma non ci siamo lasciati travolgere dagli eventi eccezionali, abbiamo reagito, con pazienza e preparazione e – da alpinisti - abbiamo cercato di sopravvivere alla forza degli eventi, che ci hanno travolto ma non abbattuto.
Annullate tutte le attività programmate, chiusa la sede (abbiamo riaperto il 5 giugno, dopo 105 giorni!) abbiamo cercato di dare un forte segnale di continuità.
Su un punto mi piace soffermarmi in particolare: la ripartenza.
Da metà aprile circa, quando si sono visti i primi deboli spiragli per una possibile ripresa, ci siamo attivati con il consiglio e in particolare con la Commissione escursionistica definendo un programma che, nel rispetto delle linee guida covid-19 del CAI nazionale, ci potesse permettere una timida ripresa delle attività. Abbiamo così accompagnato piccoli gruppi verso mete di prossimità per quasi tutti i weekend di giugno, luglio ed agosto. Inutile dire, e lo faccio con orgoglio, che ogni uscita ha registrato il tutto esaurito.
Qualche amico della nostra sezione purtroppo non ce l’ha fatta. Li ricorderemo l’8 novembre con una cerimonia che si terrà in montagna, così come ricorderemo tutti coloro che -purtroppo- non ce l’hanno fatta.
Infine, un doveroso ringraziamento al Comune di Codogno per l’assistenza prestata in sede di organizzazione dell’evento, all’Assigeco per la gentile concessione degli spazi ed a quanti tra Consiglio, Soci ed amici si sono prodigati -Giuliano in primis- per organizzare questo evento.
Grazie e benvenuti ancora.
Paolo